LA NOSTRA STORIA

 

Artifex Fibrae è sicuramente una delle eccellenze produttive di Montemurlo, un’azienda che ha saputo trovare un originale punto di sintesi tra la tradizione tessile pratese legata al riciclaggio di materia prima e un prodotto “luxury” come il cashmere. La storia di Artifex Fibrae segue l’avventura professionale di Edo Bettazzi, uno di quei pratesi “fatti dasé” che tanto hanno dato allo sviluppo del distretto tessile: fui lui, nato e cresciuto in mezzo ai cenciaioli di Iolo, nel 1972 a scommettere sulla sua esperienza nel settore del recupero dei cascami tessili di filatura pettinata e cardata dando vita ad un’azienda che in quasi cinquant’anni di attività non ha fatto altro che crescere, adeguandosi ai tempi ed accettando sempre nuove sfide. Nata a Prato, Artitex Fibrae ha realizzato il suo nuovo splendido stabilimento a Montemurlo nel 2013, in un terreno che Edo Bettazzi aveva acquistato anni prima intuendo lo sviluppo che avrebbe avuto l’area industriale montemurlese.

Con i suoi 2200 metri quadri, il nuovo stabilimento Artifex Fibrae ha permesso all’azienda di ottimizzare gli spazi e di sviluppare al meglio la propria attività: “La nostra attività rientra in pieno nella tradizione tessile pratese – spiega Maurizio Bettazzi che ha affiancato il padre Edo nella conduzione dell’azienda – nel senso che il nostro lavoro è quello di recuperare i cascami tessili di filatura pettinata e cardata, selezionandoli e reimmettendo quindi nel ciclo produttivo materia prima di qualità. Non a caso serviamo le più importanti aziende tessili del distretto pratese che costituiscono il nocciolo duro della nostra clientela: il tutto ovviamente con un saldo ambientale molto positivo, dato che ricicliamo materiale di scarto; non a caso abbiamo ottenuto la certificazione Grs (Global Recycling Sustainability) che è un riconoscimento di grande importanza”.

Nel modernissimo stabilimento di Artifex Fibrae si rivedono i gesti antichi dei cenciaioli pratesi, con i monti della cernita selezionati per colore, anche se qui ad essere scelti dalle mani degli operai non sono gli stracci ma i cascami industriali. Negli ultimi anni poi Artifex Fibrae ha allargato ulteriormente il proprio ambito di attività: “Ci siamo inseriti nel settore della cernita e trasformazione della maglieria riciclata in cashmere – spiega ancora Maurizio Bettazzi – riavviando alla produzione la materia prima ma anche reimmettendo sul mercato direttamente quella parte del prodotto ancora nuova proveniente magari da stock. Grazie al lavoro e alle intuizioni di mia sorella Solaria abbiamo creato un outlet in azienda praticamente unico nel suo genere”.